Gentili manager, nel corso della vostra luminosa carriera saprete bene che i viaggi di lavoro sono un’arte sublimata di sopportazione, diplomazia e (si spera) qualche risata isterica. Ecco una top 10 degli inconvenienti più epici, con soluzioni che farebbero impallidire anche il più esperto dei coach motivazionali… o almeno, faranno tornare a casa con un sorriso (sarcastico).
- Il volo cancellato all’ultimo momento: niente panico, si può sempre fingere di essere in una scuola di addestramento vendita e raccontare che il ritardo fa parte dell’esperienza ‘sul campo’. La soluzione? Un’ottima per meditare sull’arte dell’attesa e per vendere oggetti personali come cimeli da collezione.
- La valigia smarrita: approfittatene per rinnovare il guardaroba e, se proprio non riappare, fingetevi operatori e procuratevi una salopette in uno sgabuzzino dei tecnici. Questa soluzione ha l’inconveniente che potrebbero mettervi al lavoro ma sappiamo che non vi dispiacerà.
- L’hotel che sembra un set di film horror: l’aria condizionata non va, la doccia allaga il bagno e non riuscireste a sanificare le coperte nemmeno con una tanica di acqua santa. La soluzione? Ricordarsi che anche il peggio è un’esperienza edificante… o almeno, un ottimo esempio di resilienza.
- Il cibo locale che non digerite: trasformate il disagio in una sessione di “mangiare con stile”. E potrebbe essere una giusta via per non tornare a casa con quei chili in più con cui non entrerete nemmeno nell’accappatoio.
- Il Wi-Fi che fatica a connettersi: staccatevi da internet, dimenticatevelo. Trovate altre forme di contatto, come il vecchio buon ‘smetti di cercare e lasciar perdere’.
- Il traffico che ti rende il tempo un’illusione: impreziosisci i minuti di attesa con una meditazione sul valore del presente (improvvisate una sessione yoga in una piazzola).
- Il caffè che sembra acqua sporca: consideratelo come un test di resistenza, o come un modo per diventare più forti.
- Il souvenir ingombrante e inutile: ma adesso che avete un tappeto intarsiato da mani di esperti artigiani locali raffiguranti le dodici fatiche di Ercole (con etichetta: Made in China) che pagherete come un volo su un jet privato da Barletta a Sidney, dove lo metterete? Sentirete una sensazione di appagamento esistenziale da quando lo acquisterete? Probabilmente no.
- Il mal di schiena dallo sforzo di portare valigie: palestra naturale. Ricordate che il vero esercizio inizia quando tentate di salire le scale senza sembrare una balena in alta marea.
- L’invito a cene improbabili: simulare interesse con un sorriso forzato. La fuga? Solo se avete un piano di fuga ben preparato (non usate decessi improvvisi, avete sempre avuto al massimo 2 nonne).